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Si parte dall'ampio parcheggio in località Banditaccia. Una comoda carrareccia in un colorato bosco di querce attraversa diverse aree attrezzate fino ad arrivare ad un punto molto nascosto sulla destra di un'area picnic. Qui un sentierino scende attraverso una tagliata sino a costeggiare il Fosso della Mola, poi prosegue inerpicandosi tra tronchi divelti e ripidi passaggi sino ai piedi dell'Eremo di San Famiano. Ad indicare la via dei segnali neri sugli alberi e i segni bianco-rossi del CAI. La discesa nella forra e la successiva risalita all'eremo (e viceversa) sono abbastanza impegnative, mentre la parte in piano non presenta difficoltà. L'Eremo, costituito da diverse stanze e vari livelli è un’opera superba se si pensa all'asprezza del luogo e ai mezzi con i quali è stato realizzato. Delle numerose strutture in legno che ne riempivano la facciata rimangono solo i fori in cui erano conficcati i tronchi. Tornati indietro e ripreso il sentiero principale dal quale prima eravamo scesi, dopo circa un km compaiono i blocchi in pietra del Castello di Fogliano e del suo piccolo borgo. L'armonia che regna in questo luogo spinge al curiosare tra anfratti, grotte e torri divelte. Sulla vostra sinistra vedrete i ruderi di una torre e, davanti ad essa, l’unica parete rimasta di una piccola chiesa (interessante la finestrella circolare al centro). La parte meglio conservata è però sulla destra dove troverete subito una delle due porte di accesso al castello, mentre l'altra è qualche decina di metri più avanti. Attenzione a dove mettete i piedi perchè le due porte del castello sono a picco sulla forra e in generale tutto l’ambiente invita alla prudenza, come dimostra anche la presenza di un pozzo quadrato del quale non si vede il fondo. Come arrivare Arrivati a Faleria (Viterbo) si parcheggia in un ampio slargo in località Banditaccia, da qui inizia anche il sentiero per l'Eremo, questo il punto preciso su Google Maps: https://maps.app.goo.gl/G228zesBndeTV... Da Roma sud per arrivare serve almeno un’ora di auto. Impressioni e suggerimenti Il percorso si termina in 4 ore per circa 10 km di distanza. La zona è frequentata da cacciatori, meglio rendersi visibili con colori accesi. Attenzione in autunno per la presenza abbondante di foglie morte che con l’umidità rendono concreto il rischio di scivolare, consigliato almeno un bastoncino e naturalmente scarpe con suola scolpita. Attenzione a non sostare vicino alle pareti dell’eremo data la fragilità delle stesse. Il percorso è tutto in ombra, quindi buono anche d’estate. I segni bianco-rossi del CAI sono totalmente assenti nel tratto in cui si scende nella forra, mentre sono frequenti nel tratto pianeggiante e nella risalita fino all'eremo. Come sempre consigliamo di dotarsi di una traccia GPS, scaricabile gratuitamente al seguente link: https://it.wikiloc.com/percorsi-escur... Buona visita! Music: Drifting 2 di Audionautix è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/...