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Visita il mio sito https://www.studiolegaleritarossi.it/ La mia ex moglie esce con il bambino e il suo nuovo compagno. E, peggio ancora, quell’individuo dorme anche in casa mia! Come posso oppormi a tutto questo? È una situazione ricorrente quando parliamo di separazione e figli. Ho fatto l’esempio del papà che si oppone al rapporto tra il compagno della moglie e il figlio minore, ma sono numerosi anche i casi in cui è la mamma a preoccuparsi per l’invasione di campo di un terzo a lei estraneo! Come stanno le cose veramente? Lo scopriamo insieme in questo video. Ciao sono Rita Rossi, avvocato familiarista e assisto legalmente i genitori separati per regolamentare al meglio i rapporti reciproci e con i figli. Sul mio canale troverai informazioni utili per affrontare la tua separazione o il tuo divorzio in modo più consapevole. Oggi parliamo delle difficoltà che spesso insorgono quando nella famiglia separata si insinua una nuova presenza: il partner di uno dei due genitori. Ma perché questa reazione quando, dopo tutto, è già intervenuta la separazione o ci si sta separando? Tante volte la separazione è voluta da uno soltanto dei due. Ciascun genitore è naturalmente legato da un affetto profondo ai propri figli e vuole proteggere l’esclusività di quel rapporto insostituibile. Le ragioni sono quindi psicologiche. Elaborare una separazione è quasi sempre difficile, soprattutto per il coniuge che subisce la decisione dell’altro. L’idea che uno sconosciuto si intrometta è dura da accettare. Il timore è che quell’individuo prenda il proprio posto. Da qui la volontà di impedire che il proprio bambino possa incontrare quello sconosciuto. Ma vi è anche un’altra ragione che induce questa contrarietà ed è il timore che il partner dell’altro possa impossessarsi della casa, trasferendovisi a vivere. Se questo dovesse succedere potrebbero aversi, in effetti, due conseguenze negative: 1. l’intensificarsi del legame tra il minore e il terzo; 2. il genitore ‘estromesso’ dalla casa familiare, pur essendone proprietario o comproprietario, subirebbe la beffa di vedere che un estraneo la abita e ne usufruisce, pur non avendovi diritto e, oltretutto, a titolo gratuito. Vediamo, a questo punto, se la legge prevede delle regole al riguardo e se vi siano soluzioni. La legge non dice se i figli minori della coppia possano frequentare il partner del genitore; e il silenzio si spiega con il fatto che, oggigiorno, è normale che sciolta una coppia se ne formi un’altra e che, immancabilmente, anche i figli vengano coinvolti. La sola regola che troviamo nella legge è quella dettata dall’art. 337 sexies del codice civile che stabilisce che il genitore assegnatario perda il diritto di abitare nella casa familiare qualora passi a nuove nozze o vi conviva more uxorio con un terzo; sempre che si tratti di casa appartenente in proprietà o in comproprietà all’altro genitore. Questa regola, tuttavia, non torna utile al caso nostro. Essa, infatti, si riferisce alla convivenza stabile con il nuovo coniuge o partner, ipotesi diversa dalla semplice frequentazione tra questi e il minore di cui stiamo parlando! I giudici, inoltre, tendono a considerare questa norma non applicabile dovendo essere salvaguardato l’interesse della prole a rimanere nel consueto habitat familiare. Se venisse revocata l’assegnazione della casa, infatti, anche il minore dovrebbe trasferirsi al seguito del genitore convivente, con conseguente danno a suo carico! Vediamo, allora, che non ci sono norme di legge cui attaccarsi per impedire quella frequentazione. Si può, tuttavia, cercare di raggiungere un’intesa con il proprio ex, in modo da stabilire, nero su bianco, che i rapporti tra il terzo e il figlio minore debbano essere stabiliti gradualmente. Attenzione, però: questa regola impegna il genitore sul piano personale/morale, ma non dà vita ad un obbligo giuridico, che possa essere fatto valere coattivamente nel caso di mancata osservanza spontanea. Ti consiglio, ad ogni modo, di pretendere l’inserimento di questa clausola se ci tieni a preservare il tuo bambino, almeno per un certo tempo, dall’instaurarsi del rapporto con il partner del tuo ex. Per il resto, tieni presente che il giudice potrebbe limitare la possibilità di incontro tra il minore e il partner del genitore nella sola ipotesi in cui risultasse che il partner è persona non raccomandabile, magari perché resosi autore di comportamenti illeciti o negativi per tuo figlio. Spero di esserti stata utile e ricordati di iscriverti al mio canale se ancora non l’hai fatto, seguimi anche sui canali social Facebook e Instagram. Visita il mio sito, troverai il link di seguito, e contattami se hai dei dubbi. A presto, ciao! #RitaRossi #AvvocatoFamiliarista #Separazione ******************************************************** Visita il mio sito https://www.studiolegaleritarossi.it/ Seguimi su Facebook / rossi.avv.rita Seguimi su Instagram / avvritarossi