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19 misure di custodia cautelare per traffico di sostanze stupefacenti tra cocaina, eroina e hashish, estorsione e possesso di armi. Tra gli arrestati anche il frontman di una band TRAP locale. È questo il risultato della maxi operazione denominata “Note Stonate” della Questura di Varese. Nel corso delle perquisizioni eseguite questa mattina all’alba a carico degli indagati sono stati arrestati in flagranza di reato tre soggetti, due dei quali già destinatari dell’obbligo di presentazione alla P.G. mentre il terzo è un ulteriore componente della band trap coinvolta nell’operazione. “L'indagine è stata avviata nel gennaio 2025 quando personale nella sezione antidroga della Squadra Mobile di Varese, ha individuato un gruppo di soggetti dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti in un'area boschiva di Malnate” ha spiegato la Commissario Capo Giulia Maria mammola. Gli agenti della Squadra Mobile hanno sequestrato alcuni fucili e circa 9 kg di stupefacente tra hashish e cocaina. Grazie ai servizi svolti all’interno delle adiacenti aree vegetative, anche con visori notturni e/o termici e droni, sono stati osservati tutti gli spostamenti e le abitudini quotidiane dei tre stranieri. Nel corso delle attività di osservazione che hanno poi portato all’arresto dei tre stranieri, era emersa la figura di un italiano che, a bordo della propria vettura poi sottoposta ad intercettazione, si adoperava nel fornire agli stranieri svariati servizi, come ad esempio ricaricare le powerbank e/o batterie d’auto indispensabili per permanere in orari notturni e a lungo tempo all’interno dei boschi, acquistargli la cena o addirittura, in alcune occasioni, trasportarli da una parte all’altra del bosco in cambio di dosi di cocaina. L’uomo, un pregiudicato locale, oltre a frequentare i predetti pusher, risultava recarsi con troppa frequenza nei pressi di un locale privato in un quartiere di Malnate, risultato poi essere la sede legale della band TRAP. Le intercettazioni e gli appostamenti hanno permesso di collegare l’artista a tre nordafricani arrestati nei mesi scorsi con un arsenale d’armi. Nel corso dell’inchiesta è emerso anche un tentativo di incendio a scopo estorsivo contro un locale legato alla banda, domato dai vigili del fuoco, e seguito da una resa in denaro per evitare una rappresaglia armata. L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore dott.ssa Maria Claudia Contini e condotta dalla Squadra Mobile di Varese, ha svelato “uno spaccato del mondo trap dove la violenza e la droga cantate nei testi finiscono per diventare realtà”.