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Tiroide e alimentazione

Eccoci ad un nuovo video con il Dott. Ivo Bianchi sul come risolvere i più comuni problemi di salute con la Medicina Naturale. Oggi il Dott. Bianchi ci parlerà della Tiroide e dell'importanza della dieta nella prevenzione e cura delle disfunzioni tiroidee. La stretta dipendenza della funzione tiroidea con l’approvvigionamento minerale, fa sì che la dieta sia particolarmente importante nella prevenzione e cura delle disfunzioni tiroidee. I cibi che maggiormente supportano la funzione della ghiandola sono ovviamente quelli ricchi di iodio. Questi includono tutti i pesci, i vegetali marini e pochi cibi derivati da coltivazioni terrestri. In quest’ultimo caso inoltre molto dipende dalla composizione chimica del terreno in cui questi alimenti crescono. Il problema connesso con i cibi di origine marina è comunque la loro frequente contaminazione con il mercurio. I pesci di grossa taglia, tonno e pesce spada in particolare, sono grandi accumulatori di mercurio, mentre l’assunzione di sardine e salmone è abbastanza sicura. L’apporto migliore e più sicuro di iodio, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, è quello che si realizza somministrando alga kelp norvegese (attenzione a quella del Pacifico, molto pericolosa dopo Fukushima). La ricchezza di alginati tipica di questa particolare alga, riduce l’assorbimento di minerali tossici, inoltre è particolarmente ricca di oligoelementi utili. I cavoli, le verze e tutti i vegetali in generale della famiglia delle crucifere, contengono da crudi degli inibitori tiroidei. La cottura distrugge comunque tali sostanze antagoniste. I nutrienti necessari per produrre ormoni tiroidei includono, oltre allo iodio, il selenio, la vitamina E, la vitamina C, niacina, vitamina B6, vitamina B12, Biotina e L-Cisteina. Come già accennato, la tiroide soffre con il freddo: durante l’inverno si entra in una fase parafisiologica di ipotiroidismo. A febbraio l’organismo di chi vive in zone con inverni rigidi ha una funzione tiroidea relativamente carente. E’ il momento di integrare, di sostenere questa fondamentale ghiandola la cui anche minima disfunzione può riverberare a tutti i livelli. Esiste un ciclo annuale della funzione tiroidea con il suo massimo in luglio ed il suo minimo in febbraio. La terapia e la dieta dovrebbero essere adattate a questo ciclo biologico. Supplementi ed integratori naturali a stimolo e sostegno della funzione ghiandolare dovrebbero essere somministrati con particolare intensità durante il periodo invernale per prevenire il crollo, l’esaurimento funzionale di febbraio. Gli effetti della carenza relativa di ormone tiroideo non si manifesteranno in genere come depressione. Questa problematica è spesso legata più direttamente all’incremento autunnale di melatonina ed è potenziata dalla conseguente inibizione degli ormoni sessuali. Queste turbe ormonali sono responsabili delle depressioni stagionali che hanno il loro picco in novembre. L’esaurimento funzionale tiroideo di fine inverno si manifesta invece con prostrazione, stanchezza, debilità immunologica ed è più evidente nei soggetti in crescita, come i bambini, che maggiormente necessitano di una funzione tiroidea ottimale. Queste considerazioni spiegano anche perché proprio in febbraio si noti nei bambini un picco di morbilità e portano a valutare l’importanza di una terapia di sostegno tiroideo invernale-primaverile a base di alghe, olio di fegato di merluzzo e cibi ricchi di tirosina. Arrivederci in salute con la Natura. Al prossimo video! #IvoBianchi #MedicinaNaturale #tiroide ======================================================= Iscriviti al mio Canale qui http://bit.ly/IvoBianchi_youtubechannel Visita il mio sito http://www.scienzanatura.it/ Seguimi anche su Facebook https://www.facebook.com/dr.ivobianch... Interassato/a al mondo della Medicina Naturale? Abbonati subito alla rivista Scienza Natura http://www.scienzanatura.it/categoria...