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Fiducia nell’altro sempre più in calo: in crisi rapporti familiari e amicali

Secondo l’annuale rapporto che stila l’Istat sul benessere equo e sostenibile, solo il 20% della popolazione sostiene di provare fiducia nell’altro (solo una persona su cinque ritiene che la maggior parte della gente sia degna di fiducia) e diminuiscono le persone soddisfatte per le relazioni familiari (il 33,2%) e per quelle amicali (il 23,6%). Registra una diminuzione significativa anche la partecipazione civica e politica: sono sempre meno le persone che parlano e si informano di politica (il 36,7% della popolazione dai 14 anni in su). I rapporti che s'intrattengono con la rete sociale nella quale si è inseriti non solo influiscono sul benessere psicofisico del singolo, ma rappresentano uno degli elementi funzionali al miglioramento della serenità dell’intera collettività. Questo senso di sfiducia dilagante, condiziona il nostro quotidiano rapportarsi sia con gli sconosciuti che con amici, colleghi e parenti e ha come conseguenza un maggior isolamento dell’individuo, portando a relazioni sociali sempre più superficiali e, in molti casi, mediate dalla tecnologia e virtuali. In alcuni casi, inoltre, sfocia in forme di diffidenza che portano alla vera e propria paura dell'altro, tali da temere di relazionarvisi. Ne parliamo con il Dott. Carlo Plaino per comprendere i meccanismi psicologici della fiducia e come imparare ad allenare la stima positiva nei confronti di chi ci circonda. Intervista, riprese e montaggio di Silvia Valenti