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La tensione tra le colonie e la madre patria esplose nel 1765 con l'emanazione dello Stamp Act, cioè una tassa sui giornali ed altri documenti. Gli americani si rifiutarono di pagarla secondo il principio del No taxation without representation, dal momento che gli americani non avevano deputati in parlamento. I coloni e gli Indiani Dopo Cristoforo Colombo, che alla testa di una spedizione finanziata dalla corona spagnola, scopre il continente americano ed esplora l’arcipelago caraibico, il navigatore spagnolo Juan Ponce de León è il primo occidentale a mettere piede sul continente nordamericano nel 1513. Nel XVI secolo (il cinquecento) la Spagna domina incontrastata nel Nord America (golfo del Messico e California), mentre la Francia è presente sulla costa orientale e nella regione del fiume San Lorenzo. Nel seicento e settecento alla tradizionale presenza ispano-francese si affianca l’attività coloniale di Gran Bretagna e Olanda. I primi coloni. I primi coloni infatti furono commercianti inglesi e olandesi, che dal Seicento importarono dal nord America pelli, legna, tabacco e altri prodotti agricoli. Nel 1620 inizia un nuovo tipo di colonizzazione, causata da motivazioni religiose: è l'anno in cui la nave Mayflower sbarca nell'America del Nord trasportandovi un gruppo di puritani inglesi perseguitati nel loro paese d'origine. Coloni e schiavi. Non solo inglesi, scozzesi e irlandesi, ma anche tedeschi, svedesi, polacchi e francesi: vari gruppi etnici che fin dall'inizio riuscirono ad integrarsi, creando una società basata sull'eguaglianza e la tolleranza (relativa, naturalmente). Oltre ad essi vi era anche in grande numero di schiavi neri provenienti dall'Africa (verso i quali non si può parlare certo di tolleranza), catturati con il commercio triangolare. I nativi americani. All'arrivo dei primi coloni europei in America vi erano circa 6/8 milioni di indigeni, divisi in una miriade di comunità, culturalmente molto diversificate tra loro. L'immagine del pellerossa con le penne in testa e che vive in una tenda a forma di cono è naturalmente molto parziale. Anche i rapporti con loro furono molto variabili e non riconducibili ad un unico canone: con alcune tribù furono molto cordiali, con altre, reciprocamente ostili. Le tredici colonie Nel 1756 scoppia la guerra dei Sette anni, che finisce nel 1763. Uno degli esiti del conflitto è l’affermazione del primato britannico in Nord America ai danni della Francia, ma i coloni hanno scoperto in questa guerra di potersi emancipare non solo da un punto di vista economico, ma anche militare. Così, a metà del Settecento sulla costa orientale si erano formate tredici colonie inglesi, popolate da circa 4 milioni di persone, di cui la metà bianchi. La grande estensione territoriale delle tredici colonie britanniche, che vanno dalle fredde regioni dei Grandi Laghi alle calde regioni del sud, determina condizioni di vita e di lavoro molto diverse per i coloni. Tra le colonie vi erano delle differenze: 1) Colonie del nord: Massachussetts, Rhode Island, Connecticut, New Hampshire: comunità agricole puritane di piccoli e medi proprietari, chiuse e tradizionaliste; le città costiere erano più aperte ai commerci e dinamiche economicamente. Esse confinano con l’area di influenza coloniale francese, gravitante attorno all’attuale Canada orientale. Sono abitate da inglesi, di tradizioni religiose puritane (Dio è con noi, noi siamo gli eletti, e il successo nel lavoro ne è una dimostrazione). Da un punto di vista economico, prevalgono la piccola proprietà terriera, e attività industriali nelle città portuali, commerci e dinamiche economicamente. Esse confinano con l’area di influenza coloniale francese, gravitante attorno all’attuale Canada orientale. 2) Colonie del Centro : New York, Pennsylvania, Delaware, New Jersey prosperavano grazie al commercio su vasta scala di prodotti coltivati in grandi aziende agricole; più variegate dal punto di vista religioso ed etnico. Nelle Colonie centrali la popolazione è mista di immigrati inglesi, olandesi, tedeschi, svedesi, di diverse religioni, e l’ urbanizzazione è avanzata a Philadelphia e New York. 3) Le Colonie del sud: Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Maryland, abitate da inglesi, di religione anglicana, in cui prevale il latifondismo nelle piantagioni di tabacco e cotone, e la schiavitù, confinano con quanto resta dell’immenso impero spagnolo, ancora fortemente presente nella regione affacciata sul golfo del Messico. E vi erano anche degli elementi in comune: Elevata mobilità sociale, malgrado le differenze tra ricchi e poveri; Presenza di assemblee e istituzioni elettive, tra le quali potevano esservi anche i giudici; alcuni stati avevano delle costituzioni; il diritto di voto era riservato ai maschi bianchi adulti; Ostilità verso i nativi americani, cacciati dappertutto. Sostieni il grande archivio di risorse didattiche qui sotto: https://it.tipeee.com/luigi-gaudio-at...