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Arachis hypogaea, comunemente nota come arachide o nocciolina americana, appartiene alla famiglia delle Leguminosae, o Fabaceae. E’ una pianta erbacea annuale, cespugliosa, con fusto eretto o prostrato e foglie composte da quattro foglioline ovali. Forma dei bei fiori giallo vivo, che spesso si autofecondano senza aprirsi. Ha uno strano comportamento notturno: le sue foglie si chiudono di notte, e si riaprono il giorno dopo. Dopo l’impollinazione, l’ovario si interra spontaneamente e matura nel suolo a 5–15 cm di profondità, formando i baccelli contenenti da 1 a 4 semi. Arachis hypogaea è una specie ibrida creata dall’uomo, derivata dall’incrocio tra Arachis duranensis e Arachis ipaensis. Non esiste allo stato selvatico. L’ibridazione iniziale è avvenuta probabilmente tra Paraguay, Bolivia e Brasile. La sua coltivazione è senz’altro possibile in Italia, dove è stata introdotta nel 1870. Oggi è coltivata soprattutto in regioni come Veneto, Piemonte e Campania. È possibile coltivarla anche in orti domestici o in vaso, purché si rispettino le sue esigenze climatiche e del suolo. Le temperature ideali sono: 16°C per le germinazione, 20°C per la fioritura, da 20 a 30°C per la crescita e lo sviluppo. Resiste alla siccità e necessita precipitazioni annue comprese tra 500 e 1000 mm/anno, ma sarà spesso necessario ricorrere alla irrigazione in fase di fioritura e di crescita dei baccelli per non perdere parte della produzione. L’esposizione alla radiazione solare deve essere diretta, con almeno 6-8 ore al giorno di luce piena. Necessita di terreno sabbioso sciolto, sub acido, di una concimazione moderata con poco azoto essendo questa pianta azofissatrice. A settembre–ottobre, quando le foglie ingialliscono. Si estirpa l’intera pianta per estrarre i baccelli dal terreno. I baccelli vanno essiccati all’aria e tenuti in luogo asciutto, al riparo da topi, ratti, ghiri ed uccelli come le cinciallegre.