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⚜️SPECIALE SOLENNITÀ DEL SANTISSIMO CORPO E DEL SANTISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO⚜️ ⚜️CORPUS DOMINI⚜️ SUONATE SOLENNI NELLA FESTA DEI SANTI SETTE PADRI FONDATORI DELL’ORDINE DEI SERVI DI MARIA SANTISSIMA: Domenica 16 febbraio 2025 VIª del T. O. : Ore 16.30 Plenum Solenne ascendente come unico richiamo alla Santa Messa Vespertina nella vigilia della Solennità dei Santi Sette Padri fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria Santissima delle 17.00. Basilica Minore Santuario della Beata Vergine Maria Santissima delle Grazie in Udine • Giurisdizione dell’Ordine dei Frati Servi di Maria - Chiesa Giubilare (Giubileo 2025); Parrocchia del Santuario della Madonna delle Grazie in Udine; Arcidiocesi di Udine; Vicariato Urbano di Udine • Collaborazione Pastorale di Udine Centro; Città di Udine; Ente di decentramento regionale di Udine; Friuli - Venezia Giulia (Capitâl dal Friùl). Le Campane: Concerto di 5 campane in Reb3 fuse da Giovanni Battista De Poli di Udine (UD) nel 1892, di cui le tre maggiori a slancio friulano e le due piccole piccole alla trevigiana, elettrificate dalla Vanin di Trebaselenghe (PD). C.Piccola: Lab3, fusa da De Poli di Udine (UD) nel 1892 alla trevigiana; C. Mezzanella: Solb3, fusa da De Poli di Udine (UD) nel 1892 alla trevigiana; C.Mezzana: Fa3, fusa da De Poli di Udine (UD) nel 1892 a slancio friulano; C.Mezzanona: Mib3, fusa da De Poli di Udine (UD) nel 1892 a slancio friulano; C.Grande: Reb3, fusa da De Poli di Udine (UD) nel 1892 a slancio friulano. Il Santuario: Storia della Madonna delle Grazie di UdineOrigine del Santuario Il santuario della Beata Vergine delle Grazie di Udine è fiorito come custode di un’immagine miracolosa della Madre di Dio. Nella seconda metà del XV secolo il Friuli era sotto il dominio della Repubblica di Venezia e nel gennaio del 1479 fu nominato luogotenente del governo veneziano il cavaliere Giovanni Emo. Egli conservava gelosamente nel castello di Udine, dove risiedeva, un quadro della Madonna, che si dice avesse ricevuto in dono dal sultano di Costantinopoli. Dopo varie grazie e la prodigiosa guarigione di una sua cuoca, che si era quasi staccata una mano lavorando in cucina e che l’ebbe risanata rivolgendosi devotamente a quell’icona della Vergine, il luogotenente pensò che una simile immagine taumaturga non poteva essere conservata in un luogo profano e decise di inviarla nella vicina chiesa con convento dei santi Gervasio e Protasio, al di là del “Giardino Grande” (oggi Piazza I Maggio), dove si erano da poco insediati i frati Servi di Maria, ordine visto con favore da Venezia, al posto dei Celestini. La tradizione indica nell’8 settembre 1479 la data della processione che trasportò dal castello alla chiesetta l’immagine della Vergine. La costruzione della Basilica Il dono dell’icona taumaturga creò un intenso movimento di pietà popolare verso la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio che favorì la ristrutturazione del complesso religioso. Si costruì un nuovo convento e il 12 aprile 1495 si pose la prima pietra di una nuova chiesa, che iniziò ad essere ufficiata già nel 1513. Il 12 maggio 1520 venne consacrata dal Vescovo di Caorle (VE) Mons. Daniele De Rubeis, Vicario in pontificalibus del Patriarca di Aquileia. La basilica venne poi completamente rinnovata nel corso del XVIII secolo: la navata fu prolungata e rialzata, ristrutturato il presbiterio e l’abside, sopraelevato il campanile. Nel secolo successivo si aggiungerà il pronao antistante la facciata e poggiante su quattro grandi colonne, si rifarà la scalinata con il ponte sulla roggia che immette nella grande piazza e si decorerà egregiamente sia la cappella della Vergine sia il resto della chiesa. Lo stile attuale del santuario risente di questi momenti storici. La chiesa, tanto impreziosita nei secoli, fu dichiarata Basilica Minore il 21 giugno 1922. La Cappella della Vergine L’icona miracolosa della Vergine, nell’antico santuario, venne collocata in una cappella a se stante. Questa cappella, più tardi sarà dedicata al beato Bonaventura da Forlì in quanto ospitante i suoi resti, collocati in un’urna alla base dell’altare e vegliate dal maestoso crocifisso ligneo trecentesco, lasciato in dono dalle monache clarisse. Nel sec. XVIII, dopo la ristrutturazione della basilica, si pensò di costruire anche una nuova cappella, più proporzionata e simmetrica al nuovo edificio. Venne completata nel 1769 a spese del Comune di Udine. A pianta quadrata, essa è sormontata da una cupola e variamente decorata. CAPITOLI DEL VIDEO: [00:00] Intro e immagini del Santuario [00:57] immagini del Chiostro [01:32] Plenum Al minuto 00:57 - 01:02 la musica si interrompe per farvi ascoltare le prove che si stavano svolgendo nel mentre della registrazione del video. Buona Visione! Buona Solennità di Corpus Domini!