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Le linee su cui si sta sviluppando, su richiesta della FNP pensionati CISL FVG, il nuovo studio universitario sulla sostenibilità negli anni futuri dell'assistenza socio sanitaria, in particolare quella destinata alla crescente popolazione anziana, sono state illustrate dal prof Andrea Garlatti, insieme alla professoressa Silvia Iacuzzi, dell'Università di Udine, nell'ambito del Consiglio generale della FNP pensionati CISL del Friuli Venezia Giulia, tenutosi nella sala convegni del Marina Lepanto di Monfalcone. Aperto dalla relazione del segretario regionale, Luciano Bordin e, dopo diversi contributi , conclusosi con le riflessioni del segretario generale dell'USR Cisl regionale, Alberto Monticco e della Segretaria Nazionale FNP, Anna Maria Foresi. Il prof. Garlatti, curatore dell'analisi, e la professoressa Silvia Iacuzzi dell'Università di Udine, hanno subito evidenziato che a fronte di una spesa socio-sanitaria, che per l'80 per cento viene assorbita dagli ultra sessantacinquenni, non si può non considerare di innovare, se non si vuole mettere a rischio la sostenibilità economica dei servizi. I redditi da pensione sono una partita di giro che non allarga la base imponibile, dalla quale ricavare le risorse necessarie a risolvere il rishio di riduzione dei servizi e la frammentazione assistenziale, che porta alla disparità dei trattamenti. Per questo-ha sottolineato Garlatti – è necessario innovare attraverso soluzioni alternative all'istituzionalizzazione degli anziani nelle case di riposo. Non siamo all'anno zero – ha continuato Garlatti – perchè le soluzioni ci sono e già si sperimentano, dall'assistenza a domicilio al ricorso a tecnologia e robotica, dalla cura con animali fino alla cure palliative. Lo studio si muove su tre fasi: ricognizione della spesa storica in connessione con l'andamento demografico, una ricognizione sulle best practices e la simulazione dell'impatto economico derivante da modalità di assitenza diverse dalla casa di riposo. In Friuli Venezia Giulia, in particolare, si sostengono con misure regionali, il collaudato telesoccorso, l'invecchiamento attivo, il sostegno ai caregiver familiari, il Fondo di Autonomia Possibile, i servizi di assitenza domiciliare (SAD), i servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI), i centri diurni e l'abitare inclusivo o co-housing. Quest'ultimo è una sperimentzione avviata dalla regione già dal 2019 con venti esperienze che coinvolgono 150 persone. Solo nel 2023 si è arrivati ad inquadrare a livello nazionale i criteri di definizione dell'abitare inclusivo. Il segretario regionale di FNP Luciano Bordin ha aperto con alcune riflessioni di geopolitica, soffermandosi sulla prigionia in Venezuala del cooperante Alberto Trentini e sulla decisione trumpiana di tagliare 70 miliardi alla cooperazione internazionale, un disvalore per l'occidente e infausta per i milioni di morti che provocherà. Altrettanto amaro il passaggio sul Nationl Security Strategy, definito una dichiarazione di guerra all'Europa,che Trump crede debole e capace di auto distruggersi , da cui la domanda..ma cosa dovrebbe diventare l'Europa, forte dei suoi principi democratici, pur se difettosi ma rispettosi della vita umana, per rispondere ad una situazione internazionale che vede confrontarsi paesi che democratici non sono? Bordin ha poi affrontato i vari temi che impegnano FNP e sindacato. Tra gli argomenti, quello sanitario e, in particolare, le case di comunità . Tre ne sono state inaugurate in FVG e entro il 31 dicembre 2026 dovranno essere 39 sul territorio regionale. L'impegno di FNP è monitorare l'attivazione dei previsti e vari servizi di loro compentenza. Altro spunto al successivo dibattito, è stata la riforma del sistema pensionistico-previdenziale. L'inflazione è una tassa non recuperabile per i pensionati se manca una adeguata perequazione delle pensioni e non bastano a risolvere il gap gli aggiustamenti che si rimediano con contrattazione sociale a livello regionale anche se un importante risultato, con il contributo della CISL, è stato raggiunto con il bonus pensioni in Friuli Venezia Giulia. Dopo un passaggio sulla necessità della riforma fiscale, Bordin ha toccato i temi del proselitismo, della continuità associativa e della regionalizzazione organizzativa del sindacato.