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Facci caso: come aumentare l'attenzione per essere più produttivo - Libri per la mente

"Facci caso" è il libro che ti farà scoprire come aumentare la tua attenzione. Che tu stia cercando di essere più produttivo a lavoro o semplicemente di lavorare sul tuo benessere fisico e mentale, allenare il "muscolo" dell'attenzione è un'ottima abitudine per gestire le distrazioni e ottenere miglioramenti in molte aree di vita. Ecco i 3 punti che più mi sono rimasti impressi dalla lettura di questo bellissimo libro scritto da Gennaro Romagnoli: 0:48 1) Rifletti sull'importanza dell'attenzione: tra tante distrazioni, la capacità di portare l'attenzione su ciò che per te conta può aiutarti a migliorare notevolmente la qualità della tua vita. 1:48 2) Assumiti la responsabilità della tua capacità attentiva: evita di "colpevolizzare" il task sul quale lavori perché noioso, cerca piuttosto di coinvolgerti attivamente nella sua esecuzione. 3:49 3) Coltiva la gentilezza quando ti distrai: ogni volta che ti rimproveri per aver perso la concentrazione aumenti le probabilità di distrarti. Perdonati e riporta il focus sul tuo task. Libro consigliatissimo, ricco di ricerche scientifiche ed esercizi utili per mettere quotidianamente in campo ciò che apprendi dalla lettura del testo. Fammi sapere se lo leggi e cosa ne pensi. Sono curioso di sapere la tua opinione :-) LINK UTILI: Per acquistare il libro "Facci caso" di Gennaro Romagnoli, clicca qui: https://amzn.to/3djzAoH Iscriviti qui al mio video corso gratuito sulla crescita personale: http://bit.ly/Crescita Se vuoi rimanere aggiornato sui contenuti di Gennaro Romagnoli, qui il link al suo canale Youtube: https://bit.ly/2S9kWJD #attenzione #produttività #psicologia --- “Facci Caso”, del buon vecchio Gennaro Romagnoli, è il titolo del suo libro che ho apprezzato moltissimo e che mi ha permesso di mettere a fuoco i meccanismi che sostengono la mia concentrazione, la mia consapevolezza e, appunto, la mia attenzione. Vediamo 3 delle cose che mi porto a casa dalla lettura di questo libro: 1) Il ruolo dell’attenzione: chi riesce a portare attenzione alle cose per lui importanti acquisisce un vantaggio molto importante nel raggiungere il proprio benessere. Una buona attenzione ti porta ad avere una buona consapevolezza, altro terreno sul quale si gioca una partita fondamentale della propria vita. Vincere questo match è possibile e, una riflessione che ci può facilitare ad andare in questa direzione è quella che ti racconto nel prossimo punto. 2) La responsabilità della nostra capacità attentiva: Gennaro, in una sezione del libro, descrive gli ostacoli principali che incontriamo nello sviluppare una attenzione forte: dormire poco, non rispettare i cicli di pausa/lavoro che permettono alla nostra attenzione di rifocillarsi, il multitasking, o ancora una cattiva gestione del nostro mondo interiore. Mi ha colpito un’idea - che ci fa male coltivare - secondo cui, quando tu non riesci a mantenere l’attenzione su un determinato task, è perché è noioso, è complesso, è troppo difficile per te. Ci fa male coltivare questa idea perché pensare in questo modo ci porta già in partenza ad arrenderci rispetto alla possibilità di allenare la nostra attenzione. Se tu pensi che la tua attenzione dipenda dallo stimolo sul quale devi esercitarla, è un po’ come se delegassi a lui il potere di esercitare il tuo focus, di allenare la tua concentrazione. Quello che occorre fare, invece, è il contrario: assumersi la responsabilità delle proprie distrazioni, e quindi la responsabilità della propria concentrazione. Per fare questo devi cercare di coinvolgerti attivamente in quel compito. A tal proposito c’è un esercizio che Gennaro suggerisce e che ho trovato interessante, ed è quello di svolgere il compito dal quale continui a distrarti, come se dalla sua esecuzione dipendesse la salvezza del mondo. 3) Il rapporto tra le distrazioni, la gentilezza e il perdono: quando stai facendo un lavoro e ti scopri distratto, quello che dovresti fare è riportare molto gentilmente il tuo focus sul lavoro principale, e perdonarti amorevolmente per quello che è successo. Se ti punisci invece aumentano i tuoi dialoghi interiori e quindi le possibilità di distrarti. Cari amici, il libro di Gennaro ci insegna, attraverso tante ricerche e esercizi, che l’attenzione si può allenare. Alla fine di ogni capitolo, troverete un esercizio per poter tradurre nella pratica la teoria che Gennaro ha appena raccontato. Ad esempio: quando percorri il solito tragitto per andare a lavoro, cerca di scorgere nel panorama 2 o 3 piccoli elementi che di norma non notavi. Oppure, quando un pensiero ti distrae prova a interrogarti se questo pensiero ti sta portando nel passato, nel futuro o in una dimensione indefinita.”

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