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Il santuario della Madonna della Corona, incastonato nella roccia, è situato a ridosso di uno strapiombo a quota 775 metri s.l.m. che si affaccia sulla Val d’Adige. Le origini della costruzione del santuario della Madonna della Corona risalgono ad una leggenda locale. La vicenda racconta del miracoloso ritrovamento di una statua raffigurante la Pietà sull’orlo dell’anfratto roccioso, la quale però sarebbe stata originariamente custodita nell’isola di Rodi. Si narra che per sfuggire all’invasione dei turchi di Solimano II ed ai saccheggiamenti dei tesori dell’isola, la statua sia stata trasferita grazie ad un intervento angelico sul Monte Baldo, trovando così riparo dai soprusi. La leggenda racconta di un gruppo di locali che vide una luce illuminarsi e sentì un coro angelico provenire dalla parete rocciosa. Poiché il luogo era difficile da raggiungere si calarono con delle corde per poter assistere alla spettacolare presenza della misteriosa statua. Si decise quindi di erigere una cappella nel punto esatto del ritrovamento, nella quale posizionare la scultura in questione. La vicenda divenne molto popolare, tanto che sempre più pellegrini visitarono il luogo. La cappella però, a causa della sua posizione sull’orlo di uno strapiombo, era molto difficile da raggiungere e si decise così di costruire un sentiero, con il famoso “Ponte del Tiglio” e scavare dei gradini nella roccia, per facilitare il pellegrinaggio. Più verosimilmente il gruppo scultoreo fu donato al luogo di culto da Lodovico Castelbarco, nobile roveretano, nel 1432. La piccola scultura in pietra dipinta è, in effetti, del primo Quattrocento, il materiale è della zona e la forma deriva dallo stile Vesperbild d'oltralpe. Intorno al 1200 è stata documentata la presenza di una cappella dedicata a Santa Maria “de monte Bloto”: Santa Maria di Monte Baldo, accessibile attraverso uno stretto percorso nella roccia.Nel 1437 passò all’Ordine dei Cavalieri di Malta, che lo gestirono fino al 1806, quando passò alla Diocesi di Verona. Dal 1480 al 1522 fu costruita una vera e propria chiesetta di circa 126 m². Sempre nel corso del XVI secolo furono costruite delle scalinate nella roccia ed un ponte, denominato il “Ponte del Tiglio”, per agevolare l’accesso al luogo di culto. Divenne santuario nel 1625, quando i Cavalieri di Malta fecero riedificare la chiesa, che venne poi completata nel 1680. Fu rinominato con il titolo di Santuario della Madonna “della Corona” prendendo il nome dalla forma semicircolare della roccia circostante. La facciata, rifatta nel 1899 è in stile neo-gotico, decorata con marmi di Sant’Ambrogio ed è affiancata da un campanile alto 33 metri. La facciata presenta un portone centrale, affiancato, all’altezza del timpano, da due figure in marmo di Carrara di Ugo Zannoni, raffiguranti San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena. Anche all’interno il Santuario presenta numerose opere dello scultore veronese. La statua della Madonna della Corona donata da Lodovico Castelbarco è posta sopra l’altare maggiore. Sono opera dell'architetto veronese Raffaele Bonente le scene della Via Crucis lungo la strada che scende al santuario nonché la scenografia creata sulla parete rocciosa dell'abside della chiesa attorno alla statua della Pietà (Vesperbild). Sospesa al centro della roccia, essa è circondata da una corona di spine emanante raggi dorati, da cinque gruppi angelici. Di Bonente sono anche le formelle del paliotto dell'altar maggiore, la formella dell'Annunciazione posta sull'ambone, il Cristo nel battistero. Ha realizzato anche tutte le vetrate istoriate con i misteri del Santo Rosario, e la grande vetrata a forma di mezzaluna con le litanie dedicate a Maria Regina. Ha realizzato ancora la cappella dell'Adorazione con le rispettive vetrate istoriate. Nei pressi del santuario è presente anche il “Sacellum Pietatis”, ossia un tempietto esagonale. L’edificio si erge nel luogo esatto in cui, secondo la tradizione, fu ritrovata la statuetta della Madonna. Mentre un tempo vi si accedeva solamente attraverso una salita di 1614 gradini dal paese di Brentino in Vallagarina, il santuario è divenuto raggiungibile anche attraverso una strada asfaltata che parte dai pressi del paese di Spiazzi e termina con una galleria scavata nella roccia nel 1922, dove è esposto un quadro raffigurante la Madonna. Questa strada è percorribile solo a piedi; lungo il tragitto ci sono le quattordici stazioni della Via Crucis in statue bronzee e viene riprodotto il sepolcro dove venne messo Gesù dopo la sua morte. Fonte Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Santuar... Musica interno Santuario: Dream of the Ancestors (Libreria di Youtube) Eremo di Santa Caterina del Sasso sul Lago Maggiore: • Eremo di Santa Caterina del Sasso (Lago M... Filmato con SONY RX10M3, INSTA360 X3 e DJI Mini 2 nell'ottobre del 2023 #verona #italia #veneto #italy