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Screening del tumore del colon-retto: campagne di informazione e AI possono fare la differenza

Durante il Corso nazionale AIGO, a Bologna dal 13 al 15 novembre, Debora Berretti (S. Maria della Misericordia, Udine) ha ricordato come oggi disponiamo di strumenti efficaci per la prevenzione del tumore del colon-retto, la seconda causa di morte per neoplasie nei Paesi occidentali. Lo screening consiste nella ricerca del sangue occulto nelle feci, e viene proposto a tutte le persone tra 50 e 69 anni. La partecipazione ai programmi di screening rimane però insufficiente, frenata da disinformazione, paura e scarsa percezione delle opportunità di prevenzione: in quest’ottica si inserisce l’impegno congiunto di AIGO e LILT, che lo scorso marzo hanno promosso dodici incontri di sensibilizzazione rivolti ai cittadini, con l’obiettivo di aumentare consapevolezza e adesione allo screening. Nell’intervista, Berrettini sottolinea come l’AI, applicata non solo alla colonscopia ma anche agli aspetti organizzativi (inviti, richiamo, stratificazione del rischio), potrà rappresentare una leva decisiva per aumentare l’adesione e ridurre la mortalità. Domande: 0:00 Introduzione 0:11 Quali strategie possono rendere più efficace lo screening del tumore del colon-retto? 2:53 Quali contributi attuali e futuri può offrire l’intelligenza artificiale al miglioramento dei processi di screening? *** GastroInfo è un servizio di informazione e commento sull’attualità clinica e sulla ricerca nell'ambito della gastroenterologia ed epatologia. L’obiettivo è fornire ai nostri utenti – clinici e ricercatori – contenuti editoriali di qualità preparati in modo accurato e garantendo trasparenza e obiettività.