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Friedrich Wilhelm Ernst Paulus resterà per tutti l’uomo di Stalingrado, il comandante della 6° Armata tedesca imprigionata nel gelo dell’inverno russo all’interno della città che porta il nome dell’uomo che Hitler considerava il suo avversario peggiore. Ma chi era davvero il futuro felmaresciallo Paulus? Oggi ci occupiamo di un uomo, Friedrich Paulus che è entrato nella memoria collettiva per essere stato al comando della più potente e organizzata unità bellica dell’esercito tedesco durante il secondo conflitto mondiale: stiamo naturalmente parlando della 6a Armata, una macchina da guerra che aveva mietuto successi durante l’intera campagna nazista di espansione ad est. La fase cruciale della carriera di Paulus comincia però il 5 gennaio 1942 quando viene promosso e quindi nominato comandante della 6° Armata. A caldeggiare la nomina sono stati da un lato Franz Halder e dall’altro il comandante uscente Walter von Reichenau. Paulus, che fino a quel momento, non ha mai avuto alle proprie dipendenze su un campo battaglia né una divisione né un corpo d’armata si ritrova così a capo della più potente e meglio organizzata unità militare dell’esercito tedesco. Nell’estate del 42 la Germania nazista ha un grande bisogno di risorse e Hitler sa che il solo modo per procurarsele è impadronirsi della regione del Caucaso. Si tratta di un obiettivo cruciale. Dal raggiungerlo o meno dipende il successo della guerra nazista. E dunque ovvio che verso questa meta debbano convergere tutte le forze disponibili Si tratta di quelle del Gruppo d'armate Sud, inizialmente agli ordini del feldmaresciallo Fedor von Bock I raggruppamenti operativi sono due: da un lato ci sono la 2ª Armata del generale Hans von Salmuth, la 4ª Panzerarmee di Hermann Hoth e la 6ª Armata di Friedrich Paulus. Il loro obiettivo è Voronež mentre la 17ª Armata tedesca, comandata da Richard Ruoff e la 1ª Panzerarmee del generale Ewald von Kleist devono intervenire in una seconda fase per manovrare con il raggruppamento settentrionale verso il Volga e poi irrompere nel Caucaso. Nell’azione è coinvolta anche L'11ª Armata di Erich von Manstein) dovrà operare ad est dello stretto di Kerč per colpire da ovest il porto di Novorossijsk sul Mar Nero. Il 30 giugno giugno Pualus entra in azione. Nonostante da Berlino arrivino direttive poco chiare sul campo Paulus dimostra tutte le sue capacità. Passando di successo in successo, a metà luglio con la sua 6ª Armata entra nella grande ansa del Don e si avvicinava a Stalingrado. Hitler pretende la conquista della città, un obiettivo del tutto inuitle ai fini di ciò che si vuole ottenere in Caucaso....