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Oggi in Italia uno degli interventi più frequenti in ambito ortopedico è la ricostruzione del legamento crociato. Il crociato anteriore è un legamento fondamentale per la stabilità e la biomeccanica del ginocchio. Spesso la causa della sua rottura è dovuta a traumi di vario genere, tra questi quelli in ambito sportivo sono molto frequenti. Gli sport che maggiormente risultano predisponenti a una rottura del crociato anteriore sono: • sci • calcio • pallacanestro • rugby Il legamento crociato anteriore è un legamento del ginocchio che origina dalla parte inferiore del femore e si inserisce nella parte superiore della tibia. La sua traiettoria è obliqua, va dal dietro (superficie femorale) verso avanti (superficie tibiale) e va a incrociarsi con il legamento crociato posteriore. Il suo ruolo è quello di rendere stabile il ginocchio evitando lo scivolamento anteriore della tibia, limitando una eccessiva estensione e rotazione verso l’interno della tibia. Il trauma avviene dunque o con eccessive rotazioni del ginocchio o un’eccessiva estensione. TRATTAMENTO Il legamento crociato anteriore a seguito di una sua rottura può andare incontro a due trattamenti: 1. chirurgico 2. conservativo Parliamo di Fisioterapia post-chirurgica A seguito di un intervento chirurgico la riabilitazione ha un ruolo fondamentale. Il gesto chirurgico ha come obiettivo la riparazione delle strutture lesionate. La fisioterapia, invece, ha diversi obiettivi: 1. controllo del dolore e dell’edema 2. recupero di tutto il range di movimento del ginocchio 3. recupero della forza muscolare 4. recupero della propriocezione (saper riconoscere dove si trova il proprio corpo o il proprio arto nello spazio senza vederlo) 5. recupero di tutte le fasi del cammino 6. ritorno all’attività sportiva e/o lavorativa La fisioterapia nella riabilitazione post-chirurgica del ginocchio deve essere paziente dipendente e rispettare i tempi di guarigione dei tessuti. Può inoltre avere tempistiche diverse in base al tipo di tecnica chirurgica che viene utilizzata: • ricostruzione del LCA con terzo centrale del legamento rotuleo; • ricostruzione con tendine con semitendinoso e gracile; • ricostruzione del LCA concomitante ad altre riparazioni (intervento meniscale, lesione cartilaginea ecc). Esistono varie fasi in cui è essenziale raggiungere determinati obiettivi. 1. Fase preoperatoria Quando è possibile, è utile fare fisioterapia prima dell’intervento chirurgico per: • ridurre il gonfiore • ridurre l’infiammazione • ridurre il dolore • prevenire l’atrofia muscolare • recuperare il range di movimento completo La fisioterapia preoperatoria inoltre permette di ridurre le complicanze post-operatorie, tra le quali il rischio di sviluppare artrofibrosi al ginocchio. 2.Fase dell’immediato postchirurgico Obiettivi da raggiungere in questa fase iniziale: •ridurre il gonfiore, l’infiammazione e il dolore causati dall’intervento chirurgico; •recupero graduale della flessione del ginocchio; •recupero completo dell’estensione; •attivazione muscolare del quadricipite; e •deambulazione con canadesi. Per raggiungere gli obiettivi di questa fase, il fisioterapista può utilizzare diversi strumenti. Per lavorare sul dolore, gonfiore e infiammazione del ginocchio si utilizzano: la TECAR, il LASER e gli ultrasuoni. Per permettere un graduale recupero della flessione del ginocchio il fisioterapista andrà a mobilizzare passivamente (ovvero muovere senza l’aiuto del paziente) l’arto interessato. In questa fase come accennato, verrà richiesto un’attivazione del quadricipite per mezzo di esercizi in assenza di carico. 3. Fase intermedia Obiettivi di questa fase: • deambulazione autonoma; • aumentare gradualmente la flessione del ginocchio; • rinforzo muscolare, in particolare del quadricipite; • recupero della propriocezione. Il fisioterapista in questa fase andrà a ridurre l’utilizzo dei macchinari e ad intensificare il lavoro muscolare. Si inizia un progressivo ricondizionamento alla resistenza del paziente andando ad aumentare il carico, partendo da 0,5 kg e incrementando di settimana in settimana il peso. Gli esercizi saranno isometrici (contrazione del muscolo senza variare la lunghezza) e isotonici (il muscolo si accorcia spostando un carico).Una quota di esercizi verrà fatto in piedi a corpo libero. Un altro aspetto fondamentale è il recupero della propriocezione. Il paziente farà esercizi che stimoleranno la propriocezione mediante l’utilizzo di tavolette basculanti, bosu, fiball ecc. 4. Fase avanzata Obiettivi di questa fase: • recupero completo dell’articolarità; • esercizi di rinforzo sempre più intensi; • recupero della core stability; e • ritorno allo sport.