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Nelle giornate più terse si arriva a vedere l’Isola d’Elba, Capraia, la Gorgone e la Corsica. In via Tullio Crosio, verso Boccadarno, su un macigno è stata collocata una lastra di marmo con incisi i versi “O Marina di Pisa quando folgora il solleone”: è l’incipit de “La tenzone” poesia di Gabriele D’Annunzio assiduo frequentatore del litorale pisano (la cui atmosfera ispirò anche La pioggia del Pineto) e di Marina di Pisa in particolare. Al Lungomare si arriva da Pisa percorrendo il Viale D’annunzio: una lunga strada alberata che corre seguendo l’Arno e dalla quale si scorgono i rimessaggi per le imbarcazioni posti sul fiume. Si apre uno splendido panorama: bilance da pesca (chiamate Retoni) sembrano galleggiare sull’acqua proprio dove l’Arno confluisce nel mare mentre sullo sfondo si scorgono la spiaggia e la pineta del Parco di San Rossore e in lontananza si stagliano le Alpi Apuane. Dopo aver percorso via Maiorca si arriva al Lungomare. I circa due chilometri e mezzo offrono una spettacolare vista sul Mar Ligure: un “blu” sconfinato rotto solo dalla schiuma delle onde che si infrangono lungo le barriere. Nel 1998, durante dei lavori alla stazione ferroviaria di San Rossore furono ritrovati diversi relitti navali, i loro carichi di prodotti commerciali e tante altre testimonianze, una vera Pompei del mare. Dal giungo 2019 questi oggetti sono esposti nel Museo delle Navi Antiche di Pisa con un bel percorso che racconta la storia della navigazione romana, le rotte commerciali e la vita dei marinai. La visita nel Museo delle Navi Antiche di Pisa si snoda attraverso un percorso affascinante che presenta le varie aree tematiche del museo. In particolare la nostra attenzione verrà rivolta alle sette imbarcazioni di epoca romana sapientemente restaurate, agli oggetti che raccontano della vita dei marinai a bordo, le rotte del commercio marittimo, la costruzione delle navi e le tecniche di navigazione.