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Visita il nostro sito https://gustamishop.com/ Il metodo Charmat o Martinotti permette in pochi mesi di produrre vini freschi e immediati, dalla beva disimpegnata, rotondi e fruttati. E’ la metodologia produttiva che permette di produrre il Moscato d’Asti e il Prosecco di Valdobbiadene, giusto per intenderci.. Questo metodo viene generalmente visto in contrapposizione al più nobile metodo classico o metodo champenoise…ma in entrambi i casi, occorre ricordare, il punto di partenza è sempre un vino fermo. Bianco, rosato o rosso che sia… Proprio perché permette di ottenere spumanti in tempi assai rapidi è diventata il metodo preferito dall’industria spumantistica. Servono infatti 4 o 5 mesi, al contrario degli anni necessari per un metodo classico. Prima di entrare nell’aspetto tecnico occorre chiedersi: cosa si vuole ottenere con un metodo charmat? Lo scopo è quello di ottenere un vino spumante che risalti l’immediatezza dei profumi dell’uva, i cosiddetti caratteri primari, più legati al fruttato e al floreale. Un vino gioviale e di prontissima beva. Si utilizzano - a tal fine - prevalentemente uve aromatiche e semi-aromatiche - per esaltare quanto appena detto. Come si produce dunque questo spumante? Si parte dal vino bianco, lo si mette in una autoclave a temperatura e pressione controllata di acciaio inox e vi si aggiungono lieviti e zuccheri. Come quantità di zuccheri siamo intorno ai 20/25 grammi litro per andare ad ottenere intorno alle sei atmosfere. I lieviti iniziano il loro lavoro di trasformare i gli zuccheri in alcol e CO2 e così avviene la seconda fermentazione. Al contrario della prima, questa fermentazione non può disperdere la CO2, perché il liquido si trova in un contenitore a tenuta stagna, pertanto la CO2 rimane all’interno dell’autoclave stessa. Il processo è assai breve, specie se confrontato con il metodo classico. Dura fra i 30 e i 90 giorni, periodo dopo il quale i lieviti finiscono completamente la loro azione perché hanno svolto interamente la loro opera di trasformare gli zuccheri e si depositano al fondo dell’autoclave, da dove verranno poi tolti. A questo punto, il vino viene travasato in un’altra autoclave e filtrato con una filtrazione iperbarica (cioè ad una pressione più alta di quella dello spumante) per non disperdere l’anidride carbonica e far svanire le bollicine. Ma com’è questo metodo Charmat quando andiamo ad assaggiarlo? Come sappiamo vengono utilizzate uve aromatiche e semiaromatiche per valorizzare la parte fruttata e floreale, cosiddetta primaria, delle uve, pertanto è proprio questo che andremo a trovare nel bicchiere…grandi profumi e molto immediati, poco evoluti… Quanto ai colori saranno più scarichi e più brillanti, il perlage non è granché fine e al naso sentiremo un bouquet di frutta fresca, fiori e - in alcuni casi - note erbacee. Al palato sarà fresco e di pronta beva, mai persistente perché i molteplici filtraggi vanno a togliere complessità e permanenza al palato del vino stesso. #GustamiEccellenze #VinoNaturale #VinoArtigianale ==================================================== Visita il nostro sito https://gustamishop.com/ Iscriviti al nostro canale / @gustamieccellenze5827 Seguici su Instagram / gustamieccellenze Seguici su Facebook / gustamieccellenze