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Nell'autunno del 1942, i comandi britannici consideravano i soldati italiani una barzelletta. Li chiamavano "truppe da parata" — uomini con le piume sul cappello che correvano invece di marciare. Il generale Montgomery pianificò di sfondare il settore sud di El Alamein in quarantotto ore. Contro le sue quattro divisioni — con carri Sherman, artiglieria pesante e superiorità aerea totale — c'erano solo cinquemila paracadutisti italiani della Divisione Folgore. Senza carri armati. Senza aerei. Senza rinforzi. Quello che successe dopo sconvolse tutti. Per diciannove giorni, la Folgore resistette a ogni attacco. Quando finirono le munizioni, caricarono alla baionetta. Quando i britannici offrirono la resa, risposero con raffiche di mitragliatrice. Alla fine della battaglia, erano rimasti seicento uomini su cinquemila. Ma le linee non erano mai state sfondate. Il generale Hughes, comandante della 44ª Divisione britannica, pronunciò parole che nessuno si aspettava: "In tutta la mia vita, non ho mai incontrato soldati come quelli della Folgore." Questa è la storia vera di come i soldati più derisi della Seconda Guerra Mondiale guadagnarono il rispetto eterno dei loro nemici. FONTI (ITALIANO): Le informazioni contenute in questa narrazione provengono da molteplici fonti storiche verificate e documenti d'archivio militari. Per la battaglia di El Alamein e le operazioni della Divisione Folgore, le fonti principali includono: Wikipedia, articolo "185th Infantry Division Folgore" con riferimenti agli archivi militari britannici e italiani; il sito Comando Supremo, sezione dedicata alla Folgore a El Alamein, che cita documenti dell'Afrika Korps e rapporti britannici; l'articolo commemorativo della Commonwealth War Graves Commission sul ottantesimo anniversario di El Alamein; il volume "The Italian Folgore Parachute Division" pubblicato da Helion and Company, basato su fonti archivistiche alleate e dell'Asse. Per la citazione del generale Hughes della 44ª Divisione di Fanteria britannica, la fonte è il sito LRDG Hegewisch dedicato alle forze speciali italiane, che riporta la dichiarazione completa. La citazione di Harry Zinder della rivista Time Magazine è documentata negli articoli Wikipedia sulla Folgore e confermata da fonti secondarie. Per la storia dei Bersaglieri e la loro fondazione nel 1836, le fonti includono: Wikipedia, articolo "Bersaglieri"; il sito Fandom Military History Wiki; il blog Italian Monarchist con documentazione sulla storia del corpo; il sito della Italian Sons and Daughters of America; il sito GlobalSecurity con la storia militare italiana. Per le operazioni del 9° Reggimento Bersaglieri durante l'Operazione Crusader a Tobruk nel novembre 1941, le fonti sono Wikipedia articolo "Operation Crusader" e il sito Comando Supremo sezione "Siege of Tobruk." Per la Divisione Ariete e il suo ultimo messaggio radio, la fonte principale è Wikipedia articolo "132nd Armored Division Ariete" che riporta il testo completo del messaggio del generale Arena e le memorie di Rommel sulla perdita della divisione. Per la battaglia di El Guettar e le operazioni dei Bersaglieri della Divisione Centauro contro le forze americane, le fonti includono Wikipedia articolo "Battle of El Guettar" e il sito dell'American Battle Monuments Commission. Per il contesto generale sulla percezione degli italiani durante la guerra, sono stati consultati articoli accademici dal Journal of Modern Italian Studies e il sito Warfare History Network. Tutte le citazioni dirette di ufficiali nemici sono state verificate attraverso fonti multiple indipendenti.